Ed eccoci al post conclusivo dedicato alla festa del Cavatore. Con un (bel) po’ di ritardo è arrivata l’ora di raccontare cosa è successo il quattro giugno.
Siamo arrivati in piazza La Vantina prima di cena, guardando i figuranti provare la romanza, con vino, allegria e camicie a quadrati. Praticamente tovaglie strappate ai tavolini delle rispettive mogli 😀
Ovviamente scherzo, d’altronde era così che ci si vestiva ai tempi in cui lavorare in miniera faceva rima con silicosi, condizioni inumane e fatica. Tanta fatica. Altro che camicia.
Ma in piazzetta adesso è tempo di provare, basta brutti ricordi. I Cavatori (solo due tra loro in passato hanno realmente lavorato in miniera) diventano cantanti, nelle pause si discute e ci si organizza per dare il meglio durante il giro in paese che sarà. Tre passaggi della romanza, il tempo di registrare le ultime cose e via.
Si parte dalla piccola piazza in centro e su per via Roma proseguendo verso piazza Matteotti. A quel punto i figuranti trovano già la tavola in piazza imbastita e strapiena di forestieri sorpresi dall'”irruzione” di questi tipi loschi, con tanto di facce sporche.
I Cavatori sono carichi, in forma ed esaltati dall’iniziativa che li vede protagonisti assoluti, almeno per questi tre giorni. Fanno un giro completo del tavolo e si fanno vedere da tutti. Continuano un altro po’ per poi sparire per le vie del paese così come sono venuti: cantando e camminando.
Ai turisti presenti lo spettacolo piace, guardano incuriositi, fanno domande (soprattutto a noi blogger; la colpa la darei ai pass dati dal Comune: gonfalone enorme e scritta “Capoliveri” cubitale. Sembravamo addetti dell’anagrafe :D).
Alcuni turisti in preda all’euforia azzardano a chiederci se c’è un altro spettacolo dei Cavatori: “Sì, il prossimo sarà alle 7 del mattino”. Ecco che l’euforia si trasforma in pensiero razionale e fa nascere un sorriso: “Vabbe’ sarà per il prossimo anno” ci risponde una coppia. D’altronde mica sono a lavoro in miniera.
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Finita la festa del Cavatore di Capoliveri anche il team di blogger coordinato da Officina Turistica si divide. Devo un grazie alle strutture che ci hanno ospitato (e dato da mangiare 🙂 ), al Comune di Capoliveri per la disponibilità; ma soprattutto un grazie alla compagnia: Serena, Andrea e Alessandro. Alla prossima 😉