Non pronunciate mai la parola “Welfare” per dire quello che vorreste dire in Italia. Questo ho imparato durante il corso di inglese.
Che poi uno si sforza di di far capire agli yankee che cosa vuol dire avere la sanità (quasi) gratuita, o meglio pagata con le tasse, servizi pubblici (ok, con qualche casino a seconda dei posti, ma avete presente i servizi pubblici delle periferie americane? Ecco) l’istruzione praticamente gratis se comparato con quanto spende l’americano medio, o meglio con quanto si indebita, l’americano medio.
Insomma parlare di Stato Sociale, Welfare State, negli Stati Uniti d’America è un po’ come parlare di servizi sociali, mensa per i bisognosi, o poco più. Tant’è che quando ho provato a spiegare all’insegnante il perché avessi scritto questa parola nel test finale del corso, si è quasi rifiutato di capire meglio: è una parola che non ha un’accezione positiva e non certamente la stessa che ha in Europa.
Curioso, ma allo stesso tempo significativo, spiega molto, infatti, del mondo in cui vivono. Dove lo Stato ti aiuta poco, o perlomeno, non come in Europa. Dove le opportunità sono tante (così dicono), ma è tutto sulle tue spalle (istruzione, sanità, ricerca del lavoro).