Chiama, ascolta, fai domande, scrivi. Poi chiama, poi ascolta, fai domande e poi scrivi. No, non è un nuovo mantra indiano, ma come ho passato i quattro giorni precedenti la festa dell’uva di Capoliveri.
Tornato dalle vacanze spagnole (con le quali sono in debito di un post!) mi sono immerso nella fantastica atmosfera capoliverese. Purtroppo però dall’altra parte, dalla parte di chi organizza. Non la festa dell’uva naturalmente, ma il social media team.
Dunque niente bicchiere di plastica con vino contadino tra le dita, ma smartphone incollato al palmo della mano. Così dopo il riscaldamento dei giorni precedenti sono passato dal “chiama, ascolta, scrivi” al “twitta, aggiorna, posta” (dal verbo postare 🙂 ). Per la gioia dell’artrite che sarà!
Tante le nuove conoscenze, anche questa volta. Tanto il lavoro da fare e tante le persone da ringraziare.
In particolare l’uvamobile, inseparabile (e indispensabile) mezzo di trasporto della tre giorni capoliverese. Sì perché il primo problema con i blogger (anzi blobber) all’isola d’Elba è stato: “Abbiamo un passaggio per Capoliveri?“. Da quel momento, da quel primo momento, ho capito che la mia festa dell’uva sarebbe stata ricordata per i chilometri fatti..
Ma un grazie se lo meritano anche le due strutture che hanno ospitato i ragazzi del social media team: l’albergo Stella Maris e l’Hotel Acacie. Senza il loro supporto non avremmo potuto sistemare i blogger e io non avrei potuto girare tutto il territorio capoliverese, da Pareti a Naregno, in macchina 😉
Già, i blogger. Dieci smanettoni (chi più chi meno) in giro per Capoliveri. Per molti di loro era la prima festa dell’uva: Luca, Cinzia, Eleonora, Enzo, Daniela, Andrea (e Maria!); gli altri invece avevano già partecipato ad elbauva2010.
Quattro di loro sono stati invitati dai rioni a far parte delle scenografie: Andrea, nel Baluardo; Eleonora, nella Torre; Enzo, in Fortezza, Daniela nel Fosso. Gli altri: Francesca, Serena, Alex e Tommaso sono stati liberi di girare dove volevano. Alla fine uno di loro ha rimediato una mano formato Shrek; altri (o meglio altre!) un bel bagno fuori stagione. E la benzina va.
Insomma dopo diversi viaggi, dopo decine di chiamate, dopo incontri casuali e che solo durante elbauva puoi fare (vedi foto qui sotto) abbiamo concluso la festa con un bel ricordo e un’ottima cena al ristorante dell’albergo Stella Maris. Tanto per non farci mancare niente 😉
Per saperne di più, oltre i blog dei ragazzi, leggete Vivicapoliveri. Il blog istituzionale del comune di Capoliveri. Ci scrivono due tipi in gamba 😉
E’ chiaramente un fotomontaggio! E poi ci tengo a precisare che la mia mano sembra molto più lucida e pulita 🙂
Sì sì, dicono tutti così 😉
Anche per me era la prima volta alla Festa dell’Uva ^_^
Corretto, grazie 😉
Grazie Ivo, sono stata contenta di averti conosciuto, dopo aver letto tante volte di te! Ho avuto l’impressione di un ragazzo alla mano, molto disponibile al confronto, per nulla “montato” nonostante la preparazione ed il curriculum che avevo letto! Oggi il gap generazionale è così accentuato che si rischia di parlare due linguaggi diversi già a pochi anni di differenza di età! Cristiana
Ciao Cristiana!
Grazie a te per la disponibilità offerta, per la cortesia e per aver creduto nel progetto sin dall’inizio! E grazie naturalmente per i complimenti 🙂
Il piacere è stato mio, non tutti hanno la sensibilità necessaria per credere in progetti di questo tipo e sia tu che Claudio (dello Stella Maris) ci avete fatto vedere che questi progetti si possono realizzare se ci sono le persone giuste 😉
E il gap generazionale non c’è!
Anche io voglio leggere il tuo CV! 😛
Due tipi in gamba su ViviCapoliveri, eh?
Via andrò a leggere!
Si accomodi blobber!
ViviCapoliveri merita. I contributi sono buoni, vengono letti e corretti.
Tutti, uno per uno 😉