La canzone giusta, nel momento giusto può svoltare una giornata o un momento. Ecco nell’ultimo periodo le influenze più insistenti, la compagnia più gradita, l’atmosfera più ricercata. Per ora e mi sa per un bel po’.
Milagres. Il giusto mix
“Miracoli” in portoghese (ma anche il nome di due città brasiliane), mi piacciono perché son calmi, tranquilli e alcune loro canzoni hanno dei testi da paura. Forse anche la particolare storia del cantante ne ha influenzato le parole. Bravi, da ascoltare con calma.
Metronomy: la grinta dell’elettronica incrocia l’easy listening
Stanno lì, in quattro con una batterista. Il più figo è il bassista di colore, i suoni e il loro passato (elettronica pura) hanno gettato le basi per essere al top nel momento in cui si buttano su qualcosa di più commerciale. Con le cuffie e i bassi a palla, chiudendo gli occhi con l’intro e per “We broke free” (Where we stood on this hill/I used to think of you/That one day we’d get together and here we’d climb/Thank God the gold is mine) con tanto di gabbiani in sottofondo. Imperdibili.
The Black Keys: i migliori
In due giorni “Gold on the ceiling” e “Little black submarine”, ma anche “Stop stop” e “Sister” sono entrate nella mia top ten di ascolti su iTunes. Ancora più del singolo “Lonely Boy”, potentissimo, uscito per il lancio del loro ultimo album: “El Camino”. Cazzuti, con una bella voce e un bel suono. Insomma un album tutto bello, da ascoltare per avere un po’ di mordente, per dare il tempo alle giornate mosce. Da tenere sempre sotto mano. Grinta pura, i migliori.
Tra l’altro il 30 gennaio 2012 saranno a Milano 🙂
Dei Metronomy ti consiglio questa, il video è una gran perla: http://youtu.be/uYB2Mqs24ss
Ma grazie 🙂
Conoscevo canzone e video, molto, molto carini. Ricordano gli Ok Go per il video.
Comunque son dei tipi avanti, spaccano 😉
Anche se adesso, rispetto al post, mi sono innamorato dei black keys: gli album vecchi, tipo “Brothers” hanno delle chicche niente male.
Adesso vado a farmi una cultura 🙂
🙂
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